PANINI AI SEMI DI FINOCCHIO

Il panino con la finocchiona è un classico toscano che può essere preparato anche per l’aperitivo e accompagnato magari da un buon bicchiere di vino rosso.

L’origine della finocchiona risale addirittura al Medioevo. A quel tempo per far fronte alla scarsità del pepe e al suo prezzo elevato, i contadini iniziarono ad aggiungere i semi di finocchio all’impasto della carne usata per la preparazione, allo scopo di nasconderne l’eventuale deterioramento. Sembra che quando i nobili fiorentini si recavano in campagna a comprare il vino, i nostri contadini utilizzassero, rispetto al solito, una quantità maggiore di fiori e di semi di finocchio, che col loro sapore riuscivano a mascherare eventuali difetti del vino.

Un detto popolare diceva infatti:

“Come gli abili parrucchieri sono capaci di far sembrare piacente anche la donna più brutta, così l’aroma della Finocchiona è capace di camuffare il sapore anche del più imbevibile vino”.

La finocchiona fu apprezzata sempre di più nel corso degli anni sino a diventare la protagonista delle tavole dei nobili e di tutte le nostre osterie. Pare che anche Nicolò Machiavelli la apprezzasse talmente da non farla mai mancare durante i suoi pasti.

Per valorizzare ancora di più questo salume vi presento la ricetta dei panini all’olio aromatizzati con semi di finocchio per preparare un ottimo spuntino con finocchiona e stracchino.

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Ingredienti per la biga:

  • Farina Forte W320 – gr. 100
  • Acqua gr.45
  • Lievito di birra fresco gr.1

Ingredienti per l’impasto:

  • Farina Forte W320 – gr. 250
  • Farina Debole W120 – gr.250
  • Tutta la Biga
  • Olio E.V.O. gr.20
  • Sale gr.10
  • Semi di finocchio gr.8
  • Malto gr.5
  • Lievito di birra gr.10
  • Acqua a temperatura ambiente gr.275

Procedimento:

Il giorno precedente preparate la biga lavorando brevemente la farina, l’acqua e il lievito, all’interno di un contenitore.

Copritelo con un panno umido e un nylon. Lasciate la biga a una temperatura di 18° C. per 18 ore.

Il giorno successivo mettete nell’impastatrice munita di gancio la biga, le farine, il lievito e gr.250 di acqua (lasciate la restante da aggiungere dopo).

Lavorate in seconda velocità per 5 minuti circa.

Continuando a lavorare unite il malto. Quando anche il malto sarà ben assorbito aggiungete i 25 grammi di acqua rimasta, il sale, e fatelo assorbire bene. Unite i semi di finocchio e aumentate la velocità dell’impastatrice.

Continuate a lavorare ancora per qualche minuto e unite in ultimo l’olio.

Fate assorbire bene. (Tempo di lavorazione totale: 15 minuti)

Coprite l’impasto e fatelo riposare per 5/10 minuti (puntatura).

Spennellate con olio E.V.O. una cassetta o un contenitore munito di coperchio per la lievitazione.

Mettete l’impasto al suo interno, coprite con il coperchio e lasciate riposare per 40 minuti circa.

Capovolgete l’impasto sul piano di lavoro e formate dei panini di gr.50 ciascuno.

Fate la doppia pirlatura di ciascun panino e posizionateli sulla placca ricoperta con carta forno.

Spennellateli delicatamente con olio E.V.O. e cospargeteli con i semi di finocchio. Copriteli con il nylon e fateli lievitare fino a quando avranno triplicato il volume iniziale.

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Preriscaldate il forno a 175° C. in modalità ventilato. Mettete sulla base del forno un pentolino con un po’ di acqua per creare l’umidità.

Cuocete i panini per i primi 10 minuti a 175° C., poi togliete il pentolino con l’acqua e abbassate il forno a 170° C.

Continuate la cottura per altri 20 minuti circa.

Sfornateli e disponeteli su una griglia per favorire l’uscita dell’umidità.

Una volta freddi, tagliateli a metà e farciteli con stracchino e finocchiona.

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Pubblicato da patriziacarpinicooking

Patrizia Carpini vive a Barberino di Mugello e si occupa da anni di cucina. Dopo essersi formata con i più grandi cuochi e pasticceri d'Italia da qualche anno organizza corsi di cucina nel Mugello e cura una rubrica di ricette per il giornale on-line @ilfilodelmugello (https://intavola.ilfilo.net/category/cultura-e-lavoro/ricette/)

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