PANETTONE MARIETTA

Le tradizioni di Natale variano a seconda delle regioni, delle città, dei paesi e anche delle famiglie. Ognuno ha le proprie usanze che ogni anno vengono rispettate scrupolosamente. Ricordo che mia suocera per il Natale preparava sempre un dolce particolare, preso dal suo unico libro di cucina che lei custodiva gelosamente nel mobiletto sotto la televisione. Era il “Panettone Marietta”, ricetta n.604 de “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi.

Si tratta di una preparazione facile e veloce per ottenere un panettone che lo stesso Artusi definiva “un dolce che merita di essere raccomandato perché migliore assai del panettone di Milano che si trova in commercio, e richiede poco impazzamento”.

E proprio perché mia suocera non gradiva tanto “impazzare” ed apprezzava invece le cose semplici, si cimentava in questa ricetta che comunque le permetteva di fare bella figura con il vicinato quando offriva le soffici fette di questo dolce.

Prima della mia versione del “Panettone Marietta”, vi riporto quella originale di Pellegrino Artusi:

La Marietta è una brava cuoca e tanto buona ed onesta da meritare che io intitoli questo dolce col nome suo, avendolo imparato da lei.

  • Farina finissima, grammi 300
  • Burro, grammi 100
  • Zucchero, grammi 80
  • Uva sultanina, grammi 80
  • Uova, uno intero e due rossi
  • Sale, una presa
  • Cremor di tartaro, grammi 10
  • Bicarbonato di soda, un cucchiaino, ossia grammi 5 scarsi
  • Candito a pezzettini, grammi 20
  • Odore di scorza di limone
  • Latte, decilitri 2 circa (200 ml)

D’inverno rammorbidite il burro a bagnomaria e lavoratelo colle uova; aggiungete la farina e il latte a poco per volta, poi il resto meno l’uva e le polveri che serberete per ultimo; ma, prima di versar queste, lavorate il composto per mezz’ora almeno e riducetelo col latte a giusta consistenza, cioè, né troppo liquido, né troppo sodo.

Versatelo in uno stampo liscio più alto che largo e di doppia tenuta onde nel gonfiare non trabocchi e possa prendere la forma di un pane rotondo. Ungetene le pareti col burro, spolverizzatelo con zucchero a velo misto a farina e cuocetelo in forno. Se vi vien bene vedrete che cresce molto formando in cima un rigonfio screpolato.

panettonemarietta

LA MIA RICETTA

Ingredienti :

  • Farina 00 gr.300
  • Burro gr.130
  • Zucchero semolato gr.130
  • Uovo intero n.1
  • Tuorli n.2
  • Lievito chimico per dolci gr.12
  • Candito arancio e cedro gr.120
  • Uva sultanina gr.130
  • Scorza di un limone grattugiato
  • Scorza di un’arancia grattugiata
  • Latte ml.100
  • Sale un pizzico

Per guarnire:

  • Mandorle con la buccia q.b.
  • Zucchero in granella q.b.
  • Zucchero a velo q.b.

Procedimento

Mettete l’uva sultanina a bagno in acqua tiepida.

In una planetaria con la frusta o in una terrina con lo sbattitore elettrico lavorate l’uovo intero, i tuorli, lo zucchero semolato e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto soffice e spumoso.

Unite il burro liquefatto e freddo.

Setacciate la farina insieme al lievito chimico e uniteli al composto insieme alla scorza di arancia e di limone grattugiata.

Aggiungete il latte e continuate a lavorare con la spatola.

Scolate l’uva sultanina e asciugatela molto bene con la carta da cucina.

Tagliate a piccoli pezzi il cedro e l’arancia candita e uniteli al composto insieme all’uva sultanina.

Versate tutto l’impasto in un pirottino per panettone del diametro di cm.19 e di cm.6 di altezza.

Distribuite sopra il dolce le mandorle, lo zucchero in granella e lo zucchero a velo setacciato.

Preriscaldate il forno a 170° e cuocete il panettone per 60/65 minuti circa (fate la prova con lo stecchino).

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Pubblicato da patriziacarpinicooking

Patrizia Carpini vive a Barberino di Mugello e si occupa da anni di cucina. Dopo essersi formata con i più grandi cuochi e pasticceri d'Italia da qualche anno organizza corsi di cucina nel Mugello e cura una rubrica di ricette per il giornale on-line @ilfilodelmugello (https://intavola.ilfilo.net/category/cultura-e-lavoro/ricette/)

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