La nipitella

La nipitella è un’erba aromatica caratterizzata da un profumo inconfondibile che si avverte soprattutto durante la fioritura. Si trova un po’ dappertutto nei campi ma anche nei terreni aridi e lungo le strade di campagna. Appartiene a quelle specie aromatiche diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo, delle quali spesso si avverte “l’odore” passeggiando per i prati durante i mesi estivi, quando le foglie sono più intensamente profumate.

Non necessita di particolari cure ed è quindi facilmente coltivabile anche in piccoli vasi sui balconi, sui davanzali delle finestre, o in un angolo del giardino o dell’orto; in questo modo può essere utilizzata fresca per tutto l’anno e si può beneficiare dell’effetto estetico e del suo inconfondibile profumo.

Come tutte le piante “popolari” viene chiamata con tanti nomi diversi: mentuccia, nepitella, nepetella, gnipitella, menta odorata, mentascina. L’etimologia del nome Nepitella o Nipitella, in latino nepèta, sembra derivare da nepa, scorpione, in quanto era credenza popolare che l’erba potesse guarire dal morso degli scorpioni.

Il periodo migliore per la sua raccolta è quello della fioritura, perché in quel momento la pianta è più ricca di oli essenziali. Può essere utilizzata fresca oppure essiccata all’ombra, per poi essere conservata in un vaso ben chiuso, per farle mantenere a lungo il suo aroma.

Il suo utilizzo più comune è quello con i funghi porcini ma è anche un ottimo ingrediente per salse, sughi vari, stufati, piatti di carne e polpette. Può essere utilizzata nel barbecue, cosparsa sulla carne a fine cottura ed anche come farcitura per volatili o pesci, unita a spicchi d’aglio, a sale e pepe per insaporire le carni. Nel Medioevo la nepitella era utilizzata, come altre erbe aromatiche, per cucinare la selvaggina, perché conferiva alle carni un miglior sapore, neutralizzando l’odore forte della cattiva conservazione.


Già in epoca romana una parte degli orti veniva riservata alla coltivazione delle piante officinali, e fra queste la Nipitella era apprezzata per le sue proprietà terapeutiche e considerata un ottimo coadiuvante della digestione.

Nella Firenze del 1200 con la Nipitella si usava cucinare le crespelle insieme a fiori di varia natura, o condire carni come il pavone, la gru, il castrato. Quando nel 1533 Caterina de’ Medici, allora quattordicenne venne data in sposa ad Enrico duca d’Orleans, portò alla corte francese due cuochi senesi che fecero conoscere ai francesi le famose “erbine senesi” tra le quali la Nipitella.

Questa pianta era legata anche a particolari proprietà curative assai fantasiose, come quella di guarire l’elefantiasi e, sul finire dell’800, si credeva anche che gli animali che se ne cibavano assumessero un aspetto più vivace e acquistassero più forza e dinamicità. Spesso i contadini la usavano per cucinare i funghi sperando che le proprietà della pianta togliessero loro “le qualità venefiche” e le fattucchiere la usavano come rimedio per coloro che cercavano una “sveglia” per i propri sensi.
Come le altre erbe aromatiche in cucina ha il compito di valorizzare il sapore delle pietanze, senza però modificarlo e di stimolare l’appetito e la digestione.

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RICETTA INSALATA ALLA CATERINA DE’ MEDICI

Ingredienti :

  • Radicchio
  • Cicoria
  • Indivia
  • Rucola
  • Erbe di campo
  • Pinoli
  • Uva sultanina
  • Nipitella fresca
  • Pecorino toscano
  • Filetti di acciughe
  • Capperi dissalati
  • Olio E.V.O.

Procedimento

In una insalatiera unite le foglie di radicchio, cicoria, indivia, rucola e di altre erbe di campo.

Aggiungete i pinoli leggermente tostati, l’uvetta sultanina (messa in precedenza a rinvenire in acqua ed asciugata), un mazzetto di nipitella fresca spezzettata, del pecorino toscano tagliato a cubetti, i filetti di acciughe, una manciata di capperi dissalati e condite con abbondante olio E.V.O.

crespelle

RICETTA CRESPELLE

Ingredienti :

  • Farina setacciata tipo 00 gr.125
  • Uova intere a temperatura ambiente n.2
  • Latte a temperatura ambiente ml.250
  • Sale un pizzico
  • Burro fuso freddo gr.30
  • Petali di fiori non trattati
  • Nipitella
  • Burro per ungere una noce

Procedimento

In una terrina rompete le uova, aggiungete un pizzico di sale e sbattete con la frusta a mano.

Unite la farina setacciata e amalgamate bene gli ingredienti.

Rendete fluido il composto unendo il latte poco alla volta.

Lavorate con la frusta e in ultimo aggiungete il burro fuso e amalgamate tutti gli ingredienti.

Coprite la terrina con la pellicola e lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora.

Trascorso il tempo di riposo unite i petali dei fiori e le foglie di nipitella.

Cuocete le crespelle in un padellino antiaderente unto con una noce di burro, rigirandole sui due lati.

Pubblicato da patriziacarpinicooking

Patrizia Carpini vive a Barberino di Mugello e si occupa da anni di cucina. Dopo essersi formata con i più grandi cuochi e pasticceri d'Italia da qualche anno organizza corsi di cucina nel Mugello e cura una rubrica di ricette per il giornale on-line @ilfilodelmugello (https://intavola.ilfilo.net/category/cultura-e-lavoro/ricette/)

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