LA PANZANELLA, COL PANE DEL MUGELLO

Sull’origine di questo piatto umile e semplice si è scritto tantissimo. Probabilmente la nascita della panzanella è legata all’usanza diffusa fra i contadini di bagnare il pane vecchio e secco e di mescolarlo con le verdure di stagione che erano facilmente disponibili. Una preparazione simile doveva essere il “pan lavato” di cui parla anche il Boccaccio. Secondo alcuni il nome panzanella proviene dalle parole “pane” e “zanella” . La zanella, infatti, è un piatto fondo o una zuppiera. Altri sostengono che il nome derivi da “panzana” che in origine voleva dire pappa. Qualunque sia l’etimologia la panzanella è sempre piaciuta. Anche il pittore fiorentino “Il Bronzino” nel Cinquecento scrisse addirittura dei versi in suo onore:

“Chi vuol trapassar sopra le stelle
en’tinga il pane e mangia a tirapelle,
un’insalata di cipolla trita
colla porcellanetta e citriuoli
vince ogni altropiacer di questa vita,
consdierate un po’ s’aggiungessi
bassilico e ruchetta”

I pomodori, appena arrivati dall’America, non erano presenti in quella ricetta perché ancora non venivano usati come alimento ma come piante ornamentali. Troviamo però l’erba porcellana detta anche portulaca o sportellacchia (oggi non più usata) e la ruchetta, ora molto comune, ma fino a pochi anni fa praticamente introvabile sul mercato. Nel 1865 lo statista fiorentino Bettino Ricasoli offrì una panzanella al Re Vittorio Emanuele, appena insediato a Palazzo Pitti, non solo per la sua straordinaria bontà, ma perché il verde del basilico, il bianco del pane ed il rosso dei pomodori erano i colori del Regno d’Italia.

panzanella

La panzanella è una vera e propria zuppa fredda che può essere preparata in cento combinazioni diverse. Gli elementi di base sono due: pane e acqua. Il pane per la cucina toscana è un ingrediente fondamentale. Con il suo sapore “neutro”, non salato, entra a far parte di moltissime ricette: dagli antipasti ai dolci. Crostini, panzanella, fettunta, cavolo con le fette, minestra di pane, ribollita, pappa al pomodoro, pancotto, spiedini, torta di pane, sono solo alcune preparazioni che hanno come base il nostro pane. Un tempo era il sostegno all’alimentazione quotidiana. Si mangiava con tutto: con le cipolle, con le olive, con le aringhe, con le salacche, con le noci, con l’uva, con il formaggio. Anche a merenda si mangiavano fette di pane condite con olio, aceto e sale, bagnate con vino rosso e cosparse di zucchero oppure con burro e sale o zucchero.

La panzanella è un piatto del riuso perché utilizza del pane secco che altrimenti andrebbe
sprecato. Senza l’uso di forno o fornelli, si ottiene comunque una pietanza fresca, appetibile e nutriente adatta a tutta la famiglia.
Con l’utilizzo del Pane del Mugello, la buona riuscita è garantita. Il nostro pane viene prodotto nel rispetto della tradizione artigianale, utilizzando esclusivamente farine ottenute da Grani coltivati nel nostro ricchissimo territorio.


panzanella

LA RICETTA 

Ingredienti

  • “Pane del Mugello” raffermo gr.400
  • Pomodori maturi 3
  • Pomodori un po’ acerbi 2
  • Cetrioli lunghi 2
  • Ravanelli un mazzetto
  • Cipolle fresche 2
  • Rucola un mazzetto
  • Sedano un cuore
  • Carote 3
  • Basilico abbondante
  • Sale, pepe, olio EVO, aceto di vino rosso q.b.

Procedimento

Tagliate il pane a fette spesse e tenetelo a bagno in acqua fredda per qualche minuto. Strizzatelo per eliminare l’acqua e sbriciolatelo. Disponetelo in una terrina capiente. Tagliate a dadini piccoli tutte le verdure, unitele al pane. Mescolate bene e lasciate riposare in frigo per qualche ora. Prima di servire condite con sale, pepe, abbondante olio e un po’ di aceto. La panzanella può essere arricchita con altri ingredienti.

In questo caso prende il nome di “panzanella del prete”: Spicchi di uovo sodo, capperi sottaceto, acciughe sottolio, tonno e tutto quello che il vostro gusto e la vostra fantasia vi ispirano.

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Pubblicato da patriziacarpinicooking

Patrizia Carpini vive a Barberino di Mugello e si occupa da anni di cucina. Dopo essersi formata con i più grandi cuochi e pasticceri d'Italia da qualche anno organizza corsi di cucina nel Mugello e cura una rubrica di ricette per il giornale on-line @ilfilodelmugello (https://intavola.ilfilo.net/category/cultura-e-lavoro/ricette/)

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